Matilde di Nédonchel

L’ispiratrice della spiritualità di Guido.

Nell’estate del 1911 egli (Guido Negri) era a Treviso, richiamato in servizio militare per la guerra libica. Forse fu lui stesso a recapitare alla sorella Livia “La Istoria di un’Anima” di L. Laplace, nella traduzione italiana pubblicata appunto a Treviso tredici anni prima, nel 1898. Quel titolo attrasse anche Guido. Lesse il libro d’un fiato e ne restò conquistato.

Scriverà il 25 dicembre 1913 all’amico Riccardo della Torre: “Un giorno io lessi la “Istoria di un’Anima” dell’Abb. Laplace ed essa mi parve lentamente farsi storia dell’anima mia”.

Quel libro racconta la vita di Matilde di Nédonchel nata a Parigi nel 1842 e rimasta in famiglia fino ai 23 anni aspirando invano alla vita religiosa. A 23 anni si dedicò all’apostolato del Sacro Cuore. Nel 1864 a 25 anni era a Roma per il XVIII centenario del martirio degli apostoli Pietro e Paolo. Vi giunse il 17 giugno e vi morì il 27, dopo due soli giorni di malattia: aveva offerto a Dio la sua vita per il Papa. A Roma è sepolta nella chiesa di S: Maria in Aquiro.

(da “Guido Negri – Mons. Ireneo Daniele – Antoniana).

Matilde morì il 27 giugno 1864, nello stesso giorno, cinquantadue anni dopo morì Guido, entrambi avevano offerto la vita per il Papa. Coincidenze davvero interessanti.

Copertina del libro “Storia di un’anima”. Questa e altre foto di Matilde in “Curiosità”.