PERCHE’ RICORDARLO
Ciò che sorprende in Guido Negri è la lucida coscienza che egli ha di sé come laico, chiamato alla santità: una santità che, se attinge alle fonti genuine e perenni della fede cristiana -la preghiera, l’eucaristia, l’ascesi spirituale, il sacrificio- attinge anche alla fedeltà ai compiti quotidiani sentiti non come un ostacolo ma come un mezzo che la deve favorire e sostenere nel suo lento compiersi, sotto l’azione della grazia.
Guido è certamente un modello per le nuove generazioni: un giovane che ha vissuto in modo coerente ed eroico la sua fede e i suoi doveri di cittadino. La sua esperienza cristiana va tuttavia bel oltre la cronaca e la storia per scriversi accanto a quella di altri che restano per tutti maestri ed esempi di vita cristiana.
(Mons. Filippo Franceschi, vescovo di Padova, nella prefazione del libro di Lorenzo da Fara, Guido Negri un cattolico nel quotidiano, Editrice AVE, 1985)